La Cattedrale di Cefalù e le sue torri
Nel cuore del centro storico di Cefalù, affacciata sull’omonima piazza, si erge la Cattedrale, autentico emblema della città e capolavoro dell’arte romanico-normanna. Dal 2015 è parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, inserita nel sito “Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale”.
Già dall’esterno, la sua imponenza cattura lo sguardo: le due torri laterali, simili a bastioni medievali, incorniciano la facciata, mentre una scalinata solenne conduce al sagrato a terrazza. Varcando il portico a tre archi, risalente al Quattrocento, ci si ritrova immersi in un’atmosfera antica e maestosa.
L’interno, a pianta a croce latina, è suddiviso in tre navate sorrette da alte colonne monolitiche. Qui, arte e spiritualità si fondono nei raffinati mosaici bizantini che decorano l’abside e culminano nella straordinaria figura del Cristo Pantocratore, tra le immagini sacre più iconiche dell’isola.
A sinistra dell’edificio, si può visitare anche il chiostro, un gioiello architettonico di epoca normanna, riscoperto e valorizzato da recenti restauri. Con le sue colonne finemente scolpite e il suo ordine armonioso, rappresenta un raro esempio di arte medievale siciliana.
La Cattedrale è facilmente raggiungibile percorrendo Corso Ruggero, arteria principale della città storica. È aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 18:30: un invito a entrare non solo in un luogo sacro, ma in uno dei cuori pulsanti della storia mediterranea.
Se decidi di visitare la Cattedrale, non perderti l’opportunità di salire sulle sue celebri torri. La salita comincia quasi in sordina, tra scalini consumati e muri che sembrano respirare la memoria dei secoli. C’è qualcosa di solenne in quel silenzio, un senso di attesa che cresce man mano che si sale.
Il percorso è stretto, a tratti tortuoso, ma ogni apertura regala un dettaglio che incanta: una finestra affacciata sul mare, un frammento di bifora, il profilo di una campana sospesa nel vuoto. E poi, finalmente, si arriva in alto.
Da una parte l’azzurro infinito del Tirreno, dall’altra il dedalo di tetti, vicoli e chiese che compongono il cuore antico della città. Da qui si può essere testimoni di una bellezza indimenticabile.